Fondata nell’XI secolo dal monaco tedesco Bruno di Colonia, la Certosa di Serra San Bruno non ha mai smesso di esercitare il suo fascino su quanti si sono avvicinati alle sue mura spinti da quell’aura di misticismo che da sempre l’avvolge.
Sono molti i visitatori celebri che hanno varcato la soglia del monastero, come i papi Giovanni Paolo II e Benedetto XVI, il patriarca di Costantinopoli Bartolomeo I, Alcide De Gasperi, Paola di Belgio e molti altri.
Ma qual è la storia di questo luogo così pesantemente colpito dagli eventi della storia come il terribile terremoto del 1783 che ha sconquassato l’intera regione? Come vivono gli abitanti di questa piccola cittadella dello spirito?
A rispondere a questi e ad altri interrogativi giunge in libreria, edito da Rubbettino “San Bruno e i certosini. Una vita di preghiera nelle Serre calabresi”, volume che inaugura la collana “Amore e Silenzio”, nata per accogliere libri sull’ordine certosino e sulla spiritualità monastica in generale. La collana, diretta da Don Ignazio Iannizzotto, Tonino Ceravolo e Antonio Cavallaro si articolerà in tre sezioni dedicate rispettivamente a guide e cataloghi, libri di mistica e saggi di carattere storico.
“San Bruno e i certosini” è un volume di taglio divulgativo, a metà tra guida per pellegrini e visitatori e monografia, che propone un profilo biografico di Bruno di Colonia, il santo fondatore dell’ordine; una storia del monastero calabrese, dalla fondazione alla ricostruzione novecentesca e una densa parte sulle consuetudini di vita dei monaci certosini che si caratterizzano, rispetto ad altri ordini, per la rigida osservanza della regola secolare che prevede una vita eremitica vissuta nella comunione.
A completare il volume i due scritti più noti di San Bruno, la lettera ai suoi figli di Certosa e quella a Rodolfo il Verde, due piccoli gioielli della spiritualità monastica occidentale, e i discorsi tenuti alla comunità certosina dai due papi, Giovanni Paolo II e Benedetto XVI, giunti qui rispettivamente nel 1984 e nel 2011 e quello di Bartolomeo I, in visita al cenobio serrese nel 2001.
Il libro è arricchito dalle foto di Bruno Tripodi che oltre a ritrarre i luoghi più significativi del monastero danno conto di alcuni momenti chiave della vita monastica.