di Donatella Binaglia
E’ ancora Sir, è ancora Perugia è ancora Coppa Italia.
Solo poche squadre hanno conquistato questo titolo due volte, e la Sir Safety Conad, lo fa per due anni consecutivi entrando, ormai definitivamente nella storia della pallavolo. Facile dire “vittoria”, ma la differenza sta in come si arriva, alla vittoria. Sotto di due set a zero la squadra di Bernardi firma il capolavoro, si rialza (una finale di coppa Italia non può finire in tre set), accorciando le distanze, concretizza il risultato aiutata dalle grandi battute di Leon e da un ispirato De Cecco e poi… capolavoro… porta a casa il tie-break e la partita.
Raccontare le emozioni è impossibile, ma commentare le immagini che scorrevano sul video alla fine del match è possibile. Bernardi sul palco con i suoi e Bernardi un minuto dopo a terra davanti al palco, sempre con i suoi. Il gruppo è stato il segreto del successo e Leon, quando riceve il premio come miglior giocatore, si gira e fa capire che il premio è tutti. Gesti e sguardi che valgono più di tante parole. Poi c’è lui, mister Gino Sirci, istrionico, a tratti esuberante, ma sempre pronto a incitare la sua squadra, tanto che, quando arriva Atanasijevic, indiscusso beniamino della curva dei sirmaniaci, lo guarda e gli dice “sei una grande giocatore”. E lo ripete ance ai microfoni di Tef Channel.
In finale ad alzare la coppa ci sono loro, i Sirmaniaci, circa 1000 presenti a Bologna, una mare bianco che non ha mai abbandonato la squadra con cori e canti, anche quando Macerata sembrava spadroneggiare.
Domani a Mosca la Sir Scende in campo per la quinta giornata della Pool E di Champions League, la strada è ancora lunga ma con una coppa in più in bacheca tutto sembra più bello. Anzi lo è.
