Eugenio Guarducci annuncia, attraverso un tweet, un’azione di protesta nei confronti dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia.
“Abbiamo tante volte sottolineato – spiega – che la superficiale comunicazione che viene fatta a seguito di eventi tellurici, anche di entità non rilevante, e che associa, in maniera imprecisa e generalizzante, la città di Perugia e la sua provincia alla zona dell’epicentro, oltre a fornire un’informazione scorretta, è di estremo danno per tutto il territorio, anche, e soprattutto, quando non è il terremoto, fortunatamente, a provocarne. Già in più occasioni abbiamo chiesto di modificare questo tipo di messaggi per evitare allarmi immotivati, ma le nostre richieste sono cadute nel vuoto. Gli effetti negativi sono sotto gli occhi di tutti, con un vertiginoso crollo delle presenze turistiche anche in tutte le città dell’Umbria erroneamente ritenute colpite dalle scosse e, al contrario, perfettamente integre. L’Umbria, ferita dagli eventi degli ultimi mesi, vuole rialzarsi e ripartire in fretta. Questo tipo di comunicazione è un ostacolo che rischia di diventare insormontabile”.
“Lunedì – conclude Eugenio Guarducci – manifesterò il disappunto direttamente davanti alla sede dell’Istituto, a Roma. Il ritrovo per la partenza è alle 9, in via Centova, 6. Chi è con me e vuole unirsi alla manifestazione, è il benvenuto”.
Intanto, già si registrano le prime adesioni, come quella dell’assessore al marketing territoriale del Comune di Perugia, Michele Fioroni.