Esce in edicola una Guida di Repubblica dedicata a Todi, una pubblicazione piena di storie e di voci, come quelle dei personaggi importanti che hanno eletto Todi come loro buen retiro: da Corrado Augias a Silvio Muccino, da Paolo Genovese a Pupi Avati; o come i 40 volti che animano la sezione I Love Todi, tra i quali Michele Zarrillo, Luisa Todini, Silvio Garattini, Adriana Asti, Giovanni Grasso, Ernesto Galli della Loggia, Carla Vangelista e Silvano Spada.
Quella proposta quindi da Le Guide di Repubblica sarà una guida originale, che racconterà Todi come non è mai stato fatto prima, dando risalto, ovviamente, alle sue bellezze paesaggistiche, i tesori culturali, le sue eccellenze e la fierezza dei tuderti ben radicati nel loro territorio che vanta una imprenditoria locale d’eccellenza oltre ad una comunità di artisti che hanno scelto Todi e le sue campagne come luogo di elezione ed ispirazione.
La Guida può essere acquistata in edicola al costo di 10,90 euro più il prezzo del quotidiano e in libreria dal prossimo 6 dicembre, mentre il prossimo 7 dicembre sarà presentata ufficialmente presso la Sala del Consiglio comunale di Todi alle ore 17:30 (Palazzo del Capitano, piazza del Popolo 29).
E allora ecco il racconto delle radici della città, dei suoi luoghi simbolo, come piazza del Popolo e i suoi palazzi, il duomo, il Tempio della Consolazione, la chiesa di San Fortunato, il parco della Rocca, i musei e i luoghi di ritrovo, fino alle chicche, ai dettagli dei portoni, alle tracce di Jacopone, alle teste apotropaiche che spuntano sugli edifici del centro, alle scuole storiche, come storiche sono le foto d’epoca che impreziosiscono il volume. Le appassionate tradizioni degli artigiani sono raccontate tramite ritratti inediti, così come ampio è lo spazio riservato ai grandi artisti che negli ultimi decenni hanno vissuto, e lasciato una grande eredità, in città. E allora Giuseppe Spagnulo e Nino Caruso, Piero Dorazio e Nino Cordio, per arrivare ai giorni nostri con Beverly Pepper e Bruno Ceccobelli, Lorenzo Bernardi e Bernardo Siciliano, solo per citarne alcuni.
Dal bello al buono, circa 100 i consigli sulle tavole imperdibili, le botteghe del gusto dove rifornirsi di specialità locali e dimore nelle quali prolungare la sosta. Spiccano i piatti della memoria, con le nonne di Todi e “castelli” che aprono le loro cucine, e i loro ricettari di famiglia, per proporre diverse versioni di palombe alla ghiotta e cappelletti in brodo, oca arrosto e maccheroni dolci, pasticci alla Jacopone e pizza “sotto ‘l foco”. I migliori chef del territorio presentano a loro volta ricette da riproporre a casa.
Infine, l’area che circonda Todi è raccontata in 5 itinerari che toccano Orvieto e Spoleto, Assisi e Spello, Foligno, Torgiano, San Gemini e tutte le altre imperdibili mete di questo angolo di Umbria; agli itinerari seguono 150 consigli su dove mangiare, dormire e comprare.
“Todi ha obblighi importanti con la storia”, afferma nella sua introduzione il direttore delle Guide di Repubblica Giuseppe Cerasa: “Le sue origini etrusche, la sua collocazione geografica, la sua straordinaria capacità di conservare testimonianze splendide della stratificazione dei secoli, la sua disposizione ad evolversi lentamente senza perdere nulla in termini di diversificazione sociale e stile di vita, la sua capacità di attrarre genti da tutto il mondo che decidono di trascorrere gli anni migliori della propria esistenza tra le antiche mura e la suggestione dei borghi disseminati in campagne incantate e immortali. Adesso Todi deve recuperare la sua natura propulsiva sfidando la concorrenza su uno scacchiere planetario. Questa Guida di Repubblica vuole contribuire ad esaltare la storia di una città unica, ricca di personaggi, piena di suggestioni, forte di proposte enogastronomiche che possono riproiettarla in una competizione globale nella quale Todi a volte ha rischiato di rimanere fuori”.