“Umbria Academy: Italian Education Program for the future”, un brand frutto del lavoro congiunto intrapreso dalla Regione Umbria (Adisu) e da tutti gli Istituti pubblici di Alta Formazione attivi nel contesto regionale è di nuovo presente in Cina, a Pechino, in occasione di China Education Expo 2015.
“E’ uno sforzo corale che coinvolge tutte le realtà umbre dell’alta formazione, della ricerca scientifica, ma anche dell’ospitalità e del buon vivere che contraddistingue la nostra Regione” ha affermato l’assessore regionale all’istruzione Antonio Bartolini che guida la delegazione nella capitale cinese. “Sono circa novecento – ha aggiunto – gli studenti cinesi presenti in Umbria e l’obiettivo è chiaramente quello di consolidare e se possibile incrementare questa presenza che è molto importante per la nostra Regione. Con il progetto Umbria Academy presentiamo una offerta unitaria e integrata di alta e specialistica formazione per gli studenti cinesi che scelgono di svolgere un percorso di studio in Umbria”. E l’importanza di questo progetto è confermata anche dal Rettore dell’Università per Stranieri, Giovanni Paciullo, che ha messo in evidenza “la nuova dimensione dell’alta formazione dell’Umbria che si è organizzata per giungere ad un’offerta formativa che sia davvero adeguata alla domanda”. “E la collaborazione fattiva tra tutte le istituzioni – ha sottolineato Paciullo – è la base fondamentale per la buona riuscita del progetto”.
Umbria Academy è un progetto finalizzato a proporre un’offerta formativa (didattica e professionale) di alta specializzazione. E’ coordinato dalla Regione Umbria attraverso l’Adisu (Agenzia per il diritto allo studio Universitario per l’Umbria) e ad esso prendono parte: l’Università degli Studi di Perugia, quella per Stranieri, l’Accademia di Belle Arti Pietro Vannucci, il Conservatorio di Musica “Francesco Morlacchi”, l’Istituto Superiore di Studi musicali “G. Briccialdi”di Terni e il Centro di Formazione Professionale “Bufalini” di Citta’ di Castello.
“La strategia intrapresa – ha spiegato l’assessore Bartolini nell’incontro avuto nell’Ambasciata italiana a Pechino con il professor Xing Jianjung responsabile per la Cina di Uni-Italia – ha già mostrato la sua validità in occasione della promozione integrata sperimentata in Cina in occasione della edizione dello scorso anno di China Education Expo. Gli istituti aderenti al progetto nel loro campo di pertinenza rappresentano eccellenze di livello nazionale e internazionale e dunque l’obiettivo è quello di offrire, a studenti provenienti dall’estero, la possibilità di formarsi in un contesto, quello umbro, ricco di competenze sedimentate e rinnovate, grazie a esperienze accademiche e professionali secolari e a metodologie e tecnologie modernissime”.
Per il “China Program”, i settori di specifica rilevanza sono, “Energie”; “Patrimoni culturali” e “Sicurezza sociale, alimentare e ambientale”. In particolare, i 28 corsi promossi – lauree triennali, lauree magistrali, dottorati, summer e winter school, corsi professionalizzanti – riguardano le energie sostenibili, il design, la musica, la lingua e la cultura italiana, il patrimonio culturale, il patrimonio demoetnoantropologico e sinologico, la sicurezza ambientale, sociale, territoriale, alimentare. Pressoché tutti i corsi, tranne quelli specificamente dedicati all’insegnamento della lingua italiana, sono in lingua inglese.