Identità, tempo, tutela del patrimonio, bellezza e autenticità sono gli elementi che raccordano le 288 pagine e oltre 140 immagini del volume “Umbria. Eredità”, il nuovo progetto editoriale di Maggioli Cultura presentato il 20 dicembre presso l’Università per Stranieri di Perugia. Gli autori sono lo storico dell’arte Elvio Lunghi e il fotografo Giovanni Tarpani che hanno voluto raccontare, come una vera “dichiarazione d’amore” per la loro terra, una regione dai colori vivi, antica, contemporanea, molteplice, così reale e così piacevole da vivere.
Alla presentazione ufficiale sono intervenuti Valerio De Cesaris magnifico rettore dell’Università per Stranieri di Perugia, Rosaria Mencarelli soprintendente Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le province di Chieti e Pescara, Gianluca Bellucci di Maggioli Cultura e i due autori.
Tema centrale del volume sono i beni culturali in tutte le loro forme, molto diversi tra loro ma raccontati con un linguaggio vivace e arricchito da un apparato fotografico consistente. Da Assisi a Vallo di Nera, passando per Perugia, Gubbio, Montefalco o Todi, ci alcuni luoghi identitari dell’Umbria, raccolti in ordine alfabetico e non territoriale, lasciando al lettore la libertà di trovare la propria chiave di lettura e il percorso di visita. Ci sono le chiese, i musei con le loro opere d’arte antiche e contemporanee, i palazzi storici, teatri e rocche, ma anche i paesaggi che con i loro colori disegnano il Cuore d’Italia. Per gli autori, infatti, la cultura è la vera anima promozionale dell’Umbria e della sua identità regionale.
“Abbiamo voluto dare uno strumento in più per ‘guardare’ questi luoghi – sottolineano gli autori – e non solo per ‘vederli’. Uno studio nazionale sui visitatori ha dimostrato che la permanenza davanti ad un’opera d’arte o un monumento non supera i 15 secondi. Vorremmo che attraverso questo libro si possa avere lo stimolo a scoprire e riscoprire con più tempo e attenzione le bellezze della nostra Umbria. Nelle immagini, come nei testi, c’è l’esperienza vissuta in Umbria, dove le persone sono state sempre centrali”.
Il volume, pubblicato ad inizio dicembre, è già un successo editoriale con oltre 400 copie vendute nelle librerie e nel sito e-commerce dell’editore. Un risultato che va oltre le aspettative, ma che qualifica ancora più il progetto. Il sottotitolo “Eredità” annuncia la tematica forte che sottende i contenuti. Il patrimonio artistico e culturale dell’Umbria, materiale e immateriale, è un’eredità culturale fatta di città e di borghi, di acqua e di terra, di artisti e di santi, di donne e di uomini. “Ricevere in eredità un patrimonio culturale è un privilegio – sottolineano da Maggioli Cultura – Trasmetterlo nel modo migliore alle future generazioni rinnova il legame con la propria terra e rafforza le radici per diventare identità. Questo libro è un piccolo contributo, un invito a vivere quelle esperienze autentiche che l’Umbria è capace di offrire. Offrire in eredità”.
I luoghi presentati nel volume sono scolpiti dalla fotografia nella loro luce diurna o notturna, nel brulichio e nel silenzio, e in particolare con le presenze umane ad indicarne la potenza degli spazi, delle cose, della meraviglia. Il visitatore oggi, come è stato sottolineato negli interventi, desidera “essere dentro” e vivere l’esperienza in prima persona. Desidera esplorare, apprendere e immergersi pienamente nel patrimonio culturale.
La stessa immagine scelta per la copertina unisce passato, presente e futuro. “Eredità è un appello importante alle responsabilità di ciascuno e uno stimolo per tutti – ha concluso la soprintendente Rosaria Mencarelli – La cultura e il paesaggio culturale non sono una reliquia, ma una stratificazione che dobbiamo conservare, rendere attuale e valorizzare per viverla pienamente. Il patrimonio culturale è frutto da sempre della storia di persone e del loro lavoro, in ogni forma. Sono le piccole storie che raccontano insieme la grande storia di una regione. Complimenti per questo grande lavoro a tutti”.