Si inaugura una nuova stagione per l’I.R.Vi.T., l’Istituto Regionale per le Ville Tuscolane. È stato presentato sui canali social della Regione Lazio il nuovo programma di rilancio dell’ente che si occupa di favorire e assicurare la valorizzazione e la promozione delle dieci Ville Tuscolane e dei relativi parchi e giardini: Villa Aldobrandini, Villa Falconieri, Villa Lancellotti, Villa Sora, Villa Torlonia e Villa Tuscolana a Frascati; Villa Grazioli e Villa Muti a Grottaferrata; Villa Mondragone – che grazie alla collaborazione con l’Università di Roma “Tor Vergata”, ospita la sede istituzionale dell’’I.R.Vi.T. che si affianca a quella romana – e Villa Parisi a Monte Porzio Catone. Sono intervenuti il Vice Presidente della Regione Lazio Daniele Leodori, il Capo di Gabinetto della Regione Lazio Albino Ruberti, il Commissario Straordinario dell’I.R.Vi.T. Francesco Paolo Posa, il Magnifico Rettore dell’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata” Orazio Schillaci e l’Ordinario di Storia dell’Arte Moderna sempre dell’Università “Tor Vergata” Giovan Battista Fidanza.
Le Ville Tuscolane sono dieci eleganti residenze rinascimentali costruite dalla nobiltà papalina tra il Cinquecento e il Seicento nella zona dove anticamente si trovava, sull’omonimo colle, il sito romano di Tusculum, luogo prediletto per l’otium dai patrizi romani. Le Ville sorgono negli stessi luoghi in cui furono edificate le ville romane d’epoca imperiale: simbolo di prestigio dell’aristocrazia romana, erano destinate all’attività di rappresentanza e al soggiorno estivo della corte pontificia. Furono una delle mete del celebre “Gran Tour”, il viaggio di formazione dei rampolli dell’aristocrazia europea ma anche di grandi personaggi come Goethe, Chateaubriand e dei tanti artisti e letterati che fra il Settecento e l’Ottocento visitarono l’Italia.
Il complesso delle Ville Tuscolane costituisce ancora oggi una ricchezza di straordinario valore universale tutelata grazie al lavoro dell’I.R.Vi.T. che si occupa di promuovere, divulgare e incentivare la conoscenza di queste meravigliose dimore rinascimentali che rappresentano, per tutto il territorio, non solo un patrimonio di storia e cultura da tramandare e valorizzare, ma anche una concreta risorsa per la crescita e lo sviluppo dell’area del Tuscolo.
Mirabile esempio di architettura integrata con il paesaggio, le Ville Tuscolane sorgono nel Parco dei Castelli Romani che racchiude al suo interno elevati valori di biodiversità, paesaggi straordinari, vedute mozzafiato e numerose testimonianze storico-archeologiche. Poste nel settore nord-est del Parco, queste straordinarie dimore conservano ancora oggi lembi della vegetazione originaria preservati nel tempo e che i visitatori potranno apprezzare grazie a percorsi di visita dedicati, percorribili a piedi o in bicicletta, che illustreranno l’evoluzione del paesaggio tuscolano dalla sua genesi fino ai nostri giorni.
Il fascino straordinario di questo complesso unico, da un punto di vista sia ambientale sia architettonico, con le sue atmosfere suggestive e ricche di memoria, ma anche per la posizione a poca distanza da Roma e dagli studi di Cinecittà, ne ha fatto negli anni la location ideale per set cinematografici e audiovisivi. La filmografia è lunghissima e tra le importanti pellicole girate nelle Ville Tuscolane citiamo: Il Marchese del Grillo di Mario Monicelli con Alberto Sordi (1981) girato a Villa Grazioli; Ninì Tirabusciò la donna che inventò la mossa di Marcello Fondato con Monica Vitti e Gastone Moschin (1970) e Ritratto di signora di Jane Campion con Nicole Kidman e John Malkovich (1996) a Villa Aldobrandini; Il giardino dei Finzi Contini di Vittorio De Sica con Dominique Sanda e Lino Capolicchio (1970) e Un tè con Mussolini di Franco Zeffirelli con Maggie Smith e Cher (1999) a Villa Parisi. Molti sono i grandi attori che hanno attraversato i saloni e i giardini di queste ville, da quelli del passato fino ai più recenti, come Luca Marinelli, Paola Cortellesi, Massimo Popolizio, Antonio Albanese, Raul Bova e Christian De Sica.
Grazie all’importante lavoro di risanamento svolto negli ultimi anni, è stata resa possibile la ripartenza dell’Istituto in un’ottica non solo di maggiore ottimizzazione delle risorse ma anche di ampliamento dell’offerta culturale con un ricco calendario di visite guidate, mostre ed eventi che, appena le misure di contenimento della pandemia lo consentiranno, permetterà ai visitatori di scoprire questo straordinario patrimonio artistico, culturale, storico e naturalistico. In programma per il 2021, le visite guidate “Di villa in villa” (oltre 120 visite nel weekend, dal 15 maggio al 24 ottobre), conferenze (dal 2 ottobre al 20 novembre, “Conversazioni Tuscolane”: serie di 8 conferenze itineranti sulle e nelle ville tuscolane a cura di Piero Giusberti), incontri, giornate di studio (come quella dedicata all’eredità delle ville dell’antico Tuscolo il 29 maggio a Villa Mondragone), progetti con le scuole. E poi i concerti e il ritorno di grandi manifestazioni come il Festival delle Ville Tuscolane (che vedrà una prima parte dal 20 giugno al 10 agosto per poi riprendere dal 4 settembre al 10 ottobre) con grandi nomi della musica, del teatro e della danza. Il programma, suscettibile di variazioni sulla base delle prossime indicazioni governative in materia di contenimento del contagio da Covid-19, è in via di definizione: è prevista la partecipazione di Stefano Bollani che riproporrà le musiche di “Jesus Christ Superstar” a 50 anni dal debutto dell’opera di Andrew Lloyd Webber e Tim Rice, ed Elio con il suo omaggio al genio di Enzo Jannacci diretto da Giorgio Gallione. E poi, non mancheranno interessanti iniziative per il 700° Anniversario della morte di Dante Alighieri, come i due eventi-conversazione affidati a due protagonisti del dibattito dantesco contemporaneo: Alessandro Barbero e Giulio Ferroni; al Sommo Poeta saranno dedicati anche altri interessanti appuntamenti nel corso dell’anno. E ancora, le mostre tra cui, a Villa Mondragone, una retrospettiva su Toti Sciaoloja (inaugurazione prevista il 29 maggio), l’esposizione “Pittura e preghiera. La liturgia e la devozione del Barocco romano in sette capolavori” (inaugurazione l’11 settembre) e la mostra delle opere del Premio Internazionale di Arte contemporanea “Bacc – La Forma del Vino. Forma, Colore e Materia” (inaugurazione il 9 ottobre). Proseguirà, inoltre, il lavoro di divulgazione dell’I.R.Vi.T. con una serie di importanti pubblicazioni tra cui un volume di Enzo Lavagnini dedicato al cinema: “Le ville Tuscolane e il cinema. Set, ispirazioni, magia”.
Un programma culturale che andrà ad arricchirsi nei prossimi mesi e vedrà anche il contributo di alcune delle Fondazioni partecipate dalla Regione Lazio. Di grande rilievo artistico, nel programma del Festival delle Ville Tuscolane, il rinnovo della collaborazione con l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, diretta dal M° Antonio Pappano, che parteciperà a “Dimore Sonore” con alcuni concerti di prestigiose formazioni musicali e musicisti dell’Accademia e di altri importanti ospiti. Il programma integrerà la programmazione di musica sinfonica che Santa Cecilia porterà in estate a Roma nella Cavea dell’Auditorium Parco della Musica. Nell’ambito delle progettualità e del percorso di collaborazione sviluppati con la Regione Lazio, anche la Fondazione Romaeuropa, presieduta da Guido Fabiani e diretta da Fabrizio Grifasi, parteciperà alla nuova offerta culturale dell’Istituto Regionale Ville Tuscolane con una proposta, in linea con l’identità e la storia del Romaeuropa, volta al sostegno degli artisti della regione e delle nuove generazioni e articolata tra formati di residenza e presentazioni pubbliche legate al Festival. In collaborazione con la Fondazione MAXXI, presieduta da Giovanna Melandri, con la direziona artistica di Hou Hanru e di Bartolomeo Pietromarchi per MAXXI Arte, saranno proposti momenti espositivi e formativi legati al contemporaneo mentre la Quadriennale di Roma, presieduta da Umberto Croppi, con I.R.Vi.T. e il sostegno della Regione, stanno lavorando alla costruzione di una residenza multidisciplinare di artisti e studiosi internazionali rivolta a giovani creativi under 35 del Lazio. Il programma della residenza adotterà un approccio “per temi” e ogni anno ne verrà individuato uno da sviluppare attraverso differenti formati e attività: conferenze, dibattiti, letture, laboratori e ricerche sul territorio. Un’iniziativa diffusa che ha l’obiettivo di esplorare le potenzialità della creatività emergente e sostenere la conoscenza del territorio laziale in tutte le sue forme, a partire dal patrimonio storico-artistico delle Ville Tuscolane e delle filiere produttive locali. Mettendo a fuoco la relazione tra saperi, arte e società si intende favorire la costruzione di una rete su scala nazionale e internazionale che valorizzi il grande patrimonio regionale.
Per restare aggiornati su tutti gli eventi e le attività dell’I.R.Vi.T. ma anche per conoscere la storia e le curiosità legate alle Ville Tuscolane, è possibile consultare il sito dell’I.R.Vi.T.