Tutto è pronto per la 12esima edizione di Young Jazz Festival in programma a Foligno e Trevi dal 12 al 16 ottobre e dal tema “Footprints – Impronte”. Tutto è pronto per un viaggio che nasce dall’incontro di innumerevoli identità, generi e situazioni, a livello musicale, culturale, sociale, etnico e generazionale. La direzione artistica è sempre di Giovanni Guidi con il consolidato patrocinio di Umbria Jazz, giunto al suo ottavo anno.
Lo Young Jazz Festival propone una line-up che allinea alcuni dei più talentuosi e amati giovani musicisti italiani (ma non solo) che animeranno i luoghi più insoliti e suggestivi della città umbra tra multidisciplinarità (danza, cinema, scrittura), impegno sociale e sensibilizzazione del pubblico: Dimitri Grechi Espinoza, Hobby Horse, il duo Gabriele Mitelli e Pasquale Mirra, Orchestrino, Fabrizio Puglisi, Giovanni Guidi e The Gam Scorpions, Alessandro Lanzoni Trio, Liberorchestra e Stefano Tamborrino, Dario Carnovale New Trio, Matteo Bortone, Lucia Guarino e David Brutti, Fabritia D’Intino e Federico Scettri. Sarà ospite anche Enrico Rava per la proiezione del documentario sulla sua vita e sulla sua musica, anticipato da un omaggio per il pubblico del festival.
Il festival si apre mercoledì 12 ottobre con la proiezione del film “Enrico Rava. Note necessarie” di Monica Affatato: appassionante documentario che ripercorre, grazie anche a rari materiali d’archivio, la carriera del celebre trombettista: dagli anni con Gato Barbieri a oggi, da Torino a New York passando per Buenos Aires, da Pasolini a Altan, a fianco di leggende come Massimo Urbani o Michel Petrucciani.
Presentato lo scorso giugno in occasione del Biografilm Festival a Bologna, uscirà nelle sale cinematografiche italiane entro la fine dell’anno, distribuito da Wanted – Bdi. Avremo dunque l’occasione di vedere il documentario in anteprima e soprattutto con la straordinaria presenza in sala di Enrico Rava e della regista Monica Affatato. Prima della proiezione Rava regalerà al pubblico del festival un breve set insieme al chitarrista Francesco Diodati.
La giornata di giovedì 13 ottobre è dedicata all’esplorazione del rapporto tra la musica e altri luoghi o discipline. Due lavori realizzati in collaborazione da Young Jazz e Déjà Donné nell’ambito del progetto Sounding esplorano – negli spazi della Tipografia e di Palazzo Candiotti – il rapporto tra jazz e danza, facendo incontrare le coreografe e danzatrici Lucia Guarino e Fabritia D’Intino rispettivamente con il sassofonista David Brutti e il batterista Federico Scettri.
Al sassofono solitario di Dimitri Grechi Espinoza è poi affidata la meditazione, carica di spiritualità, sul suono nello spazio affascinante dell’Oratorio del Crocifisso, mentre all’interno dei locali dell’Arca del Mediterraneo il trio Hobby Horse presenta le innovative sonorità del nuovo disco, Rocketdine.
La giornata di venerdì 14 ottobre, ricca di appuntamenti, si muove lungo una sorta di dialogo tra tradizione e innovazione, identità e espressione popolare, in un movimento di dichiarata e festosa inclusione che anche in questa giornata coinvolge luoghi differenti della città. Si parte alla Libreria Carnevali, con la presentazione del libro Che razza di musica. Jazz, blues, soul e le trappole del colore scritto da Stefano Zenni, testo che sfata molti luoghi comuni su cosa sia “bianco” e cosa “nero” in musica.
Ci si sposta poi da Microclima Vini & Vinili, per l’ipnotico e incantevole duo Groove & Move tra il vibrafono di Pasquale Mirra e la tromba di Gabriele Mitelli e seguire poi – letteralmente – la coinvolgente brass band tascabile Orchestrino che da via Gramsci condurrà per strada il pubblico fino allo ZUT!, dove tutti sono attesi dal progetto afrocubano Guantanamo del pianista Fabrizio Puglisi. La ricca serata si chiude poi con la jam session al Four Rooms Bistrot e con l’emozionante progetto Camminiamo piano piano che il pianista (e direttore del Festival) Giovanni Guidi ha ideato insieme a un gruppo di rifugiati e richiedenti asilo africani, con la preziosa collaborazione di Niccolò Tramontana.
È una giornata ricca di storie da condividere, quella di sabato 15 ottobre, a partire da “Storie in viaggio”, spettacolo di narrazione animata organizzato da Emergency, che aprirà il pomeriggio allo ZUT!. Alla Libreria Carnevali sarà poi la volta della presentazione dei ritratti di grandi jazzisti narrati nel libro “Storie di jazz” di Enrico Bettinello.
Il trio – dalla forte componente narrativa – del pianista Alessandro Lanzoni sarà protagonista di un concerto a Palazzo Deli, mentre all’Auditorium San Domenico troverà casa l’emozione della Liberorchestraprima di chiudere la serata con la consueta jam session al Four Rooms Bistrot e con gli Hobby Horse, che per la prima volta al club Serendipity (luogo cult della clubbing della regione) incroceranno le selezioni del resident dj, G-Amp.
Il festival si chiude domenica 16 ottobre con una giornata dedicata al tema del viaggio e della frontiera. Non a caso il primo appuntamento si terrà fuori dalla città, a Trevi, con il concerto del trio del pianistaDario Carnovale nell’ambito delle manifestazioni dell’Ottobre Trevano.
Nel pomeriggio torna Formato Ridotto Jazz: il secret concert divenuto uno degli appuntamenti più attesi del Festival, nato dalla collaborazione tra Young Jazz Festival e Formato Ridotto Live, anche quest’anno non deluderà!
Gran finale al Four Rooms Bistrot con un intervento dello studioso e chitarrista Enrico Merlin su “Jazz e frontiera” e con il concerto dei “Travelers”, viaggiatori guidati dal contrabbassista Matteo Bortone e in cui troviamo anche il giovane, ma seguitissimo, chitarrista Francesco Diodati.